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SCOLIOSI  E DEFORMITA' VERTEBRALI: CONSIGLI UTILI PER TUTTE LE ETA'

Con il termine scoliosi si intende una deformità tridimensionale della colonna vertebrale che coinvolge quindi i tre piani dello spazio, caratterizzata da una curva laterale e da una rotazione delle vertebre, spesso associata a deformità sul piano sagittale (ipercifosi iperlordosi dorso piatto ecc...).
Le cause di scoliosi possono essere varie ma la forma più comune è quella idiopatica. Ancora non si conoscono le cause precise della scoliosi anche se in molte ricerche sono stati individuati alcuni geni che potrebbero causarla.
I metodi per diagnosticarla, monitorarla nel tempo e curarla sono diversi a seconda dell'età del paziente.

INFANZIA E ADOLESCENZA (0-18 ANNI)
Una prima valutazione e osservazione pòo essere fatta dal genitore e da insegnanti allenatori ecc... che possono accorgersi di problemi posturali nel ragazzo.
Una successiva valutazione piu approfondita può essere eseguita dal fisioterapista, dal pediatra o medico di famiglia e, per avere una diagnosi corretta, occorre recarsi da un medico fisiatra o ortopedico specializzato nel trattamento delle scoliosi, il quale prescriverà gli rx e la terapia più idonea.
Esistono alcuni test e valutazioni cliniche che possono indicare la presenza di scoliosi in generale si osservano la presenza di asimmetrie di spalle, scapole e bacino in stazione eretta da seduto e durante la flessione anteriore del tronco (test di Adams).
La diagnosi di scoliosi si fa unicamente attraverso gli RX, e gli stessi sono utili per misurare i gradi Cobb che ne definiscono la gravità.
La terapia delle scoliosi lievi (sotto i 30° Cobb) è principalmente fisioterapica con esercizi mirati di autocorrezione, per le scoliosi medio-gravi (30°-50° Cobb) è l'utilizzo di un busto associato ad esercizi, per le scoliosi piu gravi (maggiori di 50° Cobb) è necessario un intervento chirurgico.
Per tutti è importante praticare attività sportiva, seguendo i consigli del fisioterapista e del medico fisiatra, ed evitare la sedentarietà.

ETA' ADULTA (18-65 ANNI)
Completata la crescita e quindi la maturità ossea le curve vertebrali si stabilizzano e quindi non subiscono grosse modifiche per il resto della vita adulta. La scoliosi influisce sul dolore alla colonna vertebrale solo nelle curve superiori ai 30°...si può affermare quindi che le persone che hanno scoliosi lievi sotto i 30° non hanno più rischio di avere mal di schiena nel corso della vita rispetto agli altri.
Nella vita adulta le scoliosi non hanno grossi peggioramenti di solito è comunque consigliabile sottoporsi ad una visita specialistica ogni 2 3 anni circa per valutare che non ci siano eventuali peggioramenti.
Per evitare di soffrire di dolore alla colonna vertebrale è bene eseguire esercizi posturali di autocorrezione seguiti dal proprio fisioterapista, ed evitare una vita sedentaria facendo sport in maniera regolare.

TERZA ETA' (over 65 ANNI)
Nella terza e quarta eta' la scoliosi può tornare a progredire...ciò è dovuto al processo di degenerazione dei dischi vertebrali e di artrosi che riducendo il loro spessore vanno a peggiorare la curva scoliotica, se presente, e le curve sagittali (lordosi cifosi ecc...).
Alcune patologie come l'artrite reumatoide, l'osteoporosi e il morbo di Parkinson, possono ulteriormente aggravare le curve vertebrali.
In questo caso è fondamentale rivolgersi al medico specialista ortopedico o fisiatra il quale farà eseguire periodicamente degli rx...fondamentale è la fisioterapia con esercizi di autocorrezione in questo caso con l'obbiettivo di rallentare il più possibile il peggioramento delle deformità vertebrali.
Il ricorso alla chirurgia o all'utilizzo di busti va attentamente valutato nei soggetti anziani.
Anche per le persone anziane è importante essere seguiti dal fisioterapista, fare attività fisica ed evitare la sedentarietà.

 (Zanni Alessandro lauretao in fisioterapia)